¡¡¡El mundo se entristece tras la muerte de Katerin Katerinov!!!


Grazie mille per l'informazione...


Katerin Katerinov, tra i più fini studiosi della lingua italiana, è morto a Perugia, città in cui viveva da anni e nella cui Università per Stranieri ha insegnato a lungo, formando tanto gli studenti quanto i docenti. Il suo libro La lingua italiana per stranieri – il celebre Manuale rosso di Katerinov – scritto insieme a Maria Clotilde Boriosi e pubblicato da Guerra edizioni è stato una pietra miliare nello studio della lingua italiana per moltissimi studenti stranieri.

Chi era Katerin Katerinov

Katerin Katerinov nasce nel 1938 in Bulgaria e a Sofia, presso l’Università Clemente d’Ocrida, studia Filologia romanza, conseguendo, nel 1963, la laurea in lettere italiane. Inizia subito a insegnare Lingua italiana presso la stessa Università e poi, all’interno del programma di scambi culturali tra Italia e Bulgaria, è Lettore di Lingua bulgara presso l’Università di Roma La Sapienza – Cattedra di Filologia, incarico che svolge dal 1964 al 1967. Nello stesso triennio tiene lezioni ed esercitazioni di grammatica storica delle lingue romanze.
Nel 1969 comincia a insegnare Lingua russa presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia e nel 1972 consegue la sua seconda laurea in Lettere presso lo stesso Ateneo. Passa quindi all’Università per Stranieri di Perugia dove è dapprima docente di Grammatica e Sintassi e poi, dal 1980, di Lingua italiana per stranieri e quindi Linguistica. Ha insegnato presso l’Università per Stranieri di Perugia fino al 2008, quando si è ritirato in pensione.
Nello stesso anno, il 1 dicembre, l’Università Konstantin Filosof di Nitra (Slovacchia) gli conferisce la laurea honoris causa «per i suoi contributi alla metodologia dell’insegnamento delle lingue straniere; allo sviluppo della glottodidamatica (termine coniato da Katerin Katerinov), ossia l’informatica applicata alla didattica linguistica; alla diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo e alla diffusione delle idee dei S.S. Cirillo e Metodio». Sempre a dicembre 2008 vede la luce un Festschrift a cura di Anthony Mollica, Roberto Dolci e Mauro Pichiassi dal titolo Linguistica e glottodidattica. Studi in onore di Katerin Katerinov.
La sua attività scientifica continua anche dopo il pensionamento con conferenze e incontri in varie Università europee.

Un ricordo personale di Katerin


Accanto al profilo professionale va aggiunto che Katerin, mi piace continuare a chiamarlo così, è stato letteralmente idolatrato da legioni di studenti e insegnanti all’interno della Stranieri colpiti, affascinati e ispirati dalla sua personalità ironica e dalla vivacissima intelligenza. L’ho sempre visto come uno “starec” a cui confidare tentennamenti, numerosi, e aspirazioni in un misto di russo, bulgaro, italiano e napoletano, la cifra del nostro essere discretamente amici.
Per molti anni il suo nome è stato associato alla parte migliore delle attività di palazzo Gallenga nel quale ha curato la specializzazione di chi, successivamente, ha contribuito a rendere universalmente nota e stimata l’Università per Stranieri.
Proprio stamattina, in quella che per anni è stata la “sua” aula, degli studenti hanno espresso il loro cordoglio e io, trovandomi in quel luogo, in un certo modo al suo posto, mi sono commosso e per un lunghi secondi ho dato voce al mio sbigottimento tacendo.
Ti sia lieve il nuovo cammino, amico.

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